Canali Minisiti ECM

Epatite B: scoperto un recettore che controlla la malattia

Infettivologia Redazione DottNet | 12/11/2018 14:23

Viene attivato dai sali biliari e limita la riproduzione dei virus

Un recettore dei sali biliari che si trova nelle cellule del fegato riesce a controllare la riproduzione del virus dell'epatite B. E' questa la conclusione a cui sono giunti gli studiosi del Centro internazionale per la ricerca in malattie infettive di Lione che è stata raccolta in un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Faseb journal. Lo studio, condotto sui topi, ha dimostrato come il recettore Farnesold X (Fxr), che viene attivato dai sali biliari e che controlla la loro escrezione nella bile, riesce a controllare l'infezione. Nonostante l'esistenza di un vaccino efficace e ben tollerato, l'epatite B rimane un problema globale di salute pubblica con 250 milioni di persone con infezione cronica che sono ad alto rischio per sviluppare cirrosi epatica e tumori.  Gli antivirali oggi, spiegano i ricercatori, riducono significativamente il rischio di complicanze ma non riescono a indurre il controllo delle infezioni da parte delle difese immunitarie dell'ospite, costringendo il trattamento per tutta la vita. "Questo studio introduce un nuovo concetto, cioè che il ruolo del metabolismo del sale biliare è più ampio del previsto e si estende al controllo di almeno una infezione virale", commenta Patrice André, uno dei ricercatori che hanno condotto l'analisi.

pubblicità

fonte: Faseb journal

Commenti

I Correlati

Ogni anno 2,5 milioni di morti nel mondo

Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d

Trattamenti estetici prima causa per epatite B e C

Petta: “La steatosi epatica metabolica o non alcolica rappresenta una causa emergente di cirrosi, scompenso epatico, epatocarcinoma, trapianto di fegato"

Ti potrebbero interessare

Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

Destinato ad allevatori e veterinari, ha la durata di 4 anni. Pronte 665mila dosi. Quindici i paesi coinvolti

Nei primi mesi del 2024, diversi paesi hanno segnalato aumenti sostanziali nel numero di casi di dengue importati. Si attendono numeri ancora più alti quest'anno

Ultime News

"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology

Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"